
Nonostante un maledetto raffreddore/influenza, quando l'Etna chiama mi devo muovere, e poco prima di mezzanotte sono uscito con la mia dolce metà per andare a fare qualche scatto al maestoso vulcano che scalciava in aria bombe di lava, lapilli, fontane di lava stromboliane ed altre meraviglie che mi lasciano sempre a bocca aperta. Il tempo è stato clemente ( come Mastella, il mancato suicida...), persino la cenere vulcanica cadeva gentilmente altrove, lasciandomi più libertà di usare l'obiettivo all'aperto.
Un consiglio per tutti: quando lo avete lungo e grosso, probabilmente è anche pesante, e dovete usarlo con attenzione... e quantomeno aver l'accortezza di abbinare al superzoom stabilizzato un cavalletto robusto, e solido, ma fluido. Evidentemente non il mio, cinese DOC.
Che mi ha fatto perdere una marea di scatti ( strano! una marea in montagna!) perchè non reggeva il peso dello zoom + camera + pacco batteria sbrex.
Altra cosa da ricordarsi in queste occasioni: i paraluce, fondamentali se volete fotografare da luoghi con illuminazione artificiale non controllabile. Io li ho! Si, io li ho dimenticati a casa... grrr! Cercati, messi in evidenza... e dimenticati sul tavolo. peccato.
Scatto in RAW, con Zoom Tamron 70-300mm Di VC USD stabilizzato, f/5.6 ISO 1600 3,2secondi di esposizione su una canon eos 550d/t2i. blocco specchio attivato, stabilizzatore ON (perchè il cavalletto non era affatto stabile... e tremava col vento peraltro gelido ad 1°C !).