lunedì, agosto 25, 2008

Gli anaglifi e stereoscopia, 20 anni di passione!

Adoro gli anaglifi e le foto stereoscopiche, questo post e' per farveli conoscere!

Per fare un anaglifo o una stereofoto serve un programmino apposito (molti sono freeware) al quale si danno in pasto due foto scattate allo stesso soggetto spostandosi lateralmente di una distanza variabile tra pochi centimetri a qualche metro.

ecco un esempio (per vederlo vi servono gli occhialini rosso/blu che avete conservato in soffitta!):
Milazzo Docks Anaglyph

All'indirizzo che segue ne trovate altri, ed altre foto stereoscopiche tridimensionali.
http://www.flickr.com/photos/filicudi/sets/72157594165734999/

La fotografia bidimensionale in quanto inaccurata nel riprodurre le tre dimensioni e' un'ottimo mezzo per fare arte, ma per avere un ricordo "solido" non si puo' non ricorrere alla stereoscopia.

Gli anaglifi sono solo un modo di mostrare facilmente le foto tridimensionali, ma io preferisco di gran lunga guardarle affiancate e senza alterazioni nei colori... in attesa che si diffondano visori e dispositivi a basso costo.

Ecco una foto stereoscopica (in toni sepia per scelta estetica, ma potrebbe essere a colori).
Filicudi Capo Graziano da Timpone, 2007

Ormai fotografo da oltre 20 anni.. ( gosh) in 3d, cambiando l'attrezzatura con l'evolversi della tecnologia, ma sempre fedele alla tridimensionalita' dell'oggetto del mio fotografare.

Comporre una immagine in 3d aggiunge la terza dimensione al soggetto inquadrato, estendendo le regole e le proporzioni ottimali che definiscono una buona inquadratura nel bidimensionale.

Le quinte non si appiattiscono piu' sullo sfondo quando si lavora in tre dimensioni e saranno ben isolate spazialmente.
Io preferisco delle foto con una serie di quinte che scandisca la profondita' e guidi l'occhio verso i punti della foto che voglio risaltino.
E' come nel bidimensionale, solo un po' piu' complicato. Pero' il risultato... e' strepitoso...

Ogni tanto conosco gente che non riesce a vedere ad occhio nudo o con ausili economici le foto in tre dimensioni ( internet e' zeppa di tutorial su come visualizzare le stereofoto), e provo sinceramente pena per costoro perche' e' loro preclusa una esperienza visiva ed emotiva veramente intensa.

Gli anaglifi, pur con la loro limitazione cromatica, sono tuttavia una discreta ed economica via di mezzo per mostrare anche ai "meno interessati" (che non si applicherebbero mai nella visione ad occhio nudo) foto in 3d.

Spero di avervi messo una bella pulce nell'orecchio e di avervi invogliato a fare foto stereoscopiche!